Homo erectus
L’Homo erectus comparve sulla terra circa un milione e seicentomila anni fa precisamente nelle regioni dell’Africa centrale attualmente occupate dall’Etiopia. Camminava in posizione eretta era alto e robusto probabilmente simile come corporatura all’uomo moderno, più alto dell’homo habilis, aveva un cranio più grande e un cervello più sviluppato.
L’homo erectus viene chiamato anche Homo ergaster cioè uomo capace di lavorare, per la sua abilità nel lavorare la pietra e costruire con essa utensili per la caccia e per la vita quotidiana.
Iniziò a costrure le amigdale, pietre che avevano la forma di mandorla e dotate di lame affilate su entrambi i lati, molto più affilati che i chopper dell’homo habilis.

fonte: wikipedia
Utilizzando le amigdale iniziò a costruire armi, asce, coltelli e lance veramente incisive nella caccia di animali diventando così cacciatore.
Oltre che maggiori capacità manuali che lo portarono alla costruzione di nuovi utensili, l’homo erectus scoprì l’uso del fuoco, come generarlo e mantenerlo, questo perché fino ad ora il fuoco era reperito dall’accensione accidentale di alberi colpiti da fulmini, l’accensione avveniva con lo strofinamento di due pietre o due legni. Le prove più antiche relative all’uso del fuoco risalgono a circa 360.000 anni fa, attraverso di esso l’homo erectus riuscì a scaldarsi e a cuocere i cibi oltre che a difendersi da animali feroci. L’impiego del fuoco per cucinare fece si che l’homo erectus utilizzò meglio la carne degli animali cacciati aumentandone la digeribilità e rendendola più nutriente.
Grazie alle sue capacità l’homo erectus abbandonò i rifugi naturali e iniziò a costruire le prime capanne fatte con materiali reperiti nei luoghi da lui frequentati.
Con l’inizio di una vita più regolare svolta all’interno di tende o capanne l’homo erectus cambiò le sue abitudini sociali, ci fu una prima divisione dei compiti tra uomo e donna, mentre il primo si occupava di caccia, difesa del territorio e fabbricazione di utensili, la donna si occupava dei figli, della raccolta delle bacche e di mantenere il fuoco acceso.
L’homo erectus era nomade ma con la comparsa del fuoco e di nuovi utensili e la costruzione di abitazioni, gli spostamenti iniziarono ad essere più limitati, anche se grazie alla luce e al calure del fuoco vennero occupati territori difficili che fino ad allora erano stati tralasciati.
La socializzazione all’interno delle capanne e la necessità di scambiare idee portarono l’homo erectus a sviluppare per la prima volta una forma arcaica di linguaggio dando una spinta notevole all’evoluzione del genere umano.