Homo habilis
Comparso circa 2 milioni di anni fa la specie Homo habilis si differenzia dall’ Australopiteco per il maggior sviluppo del suo cervello, anche se grande ancora la metà di quello di un uomo moderno.
Le prime scoperte di questa specie sono riconducibili agli anni 60 da parte dei coniugi Leankey; Louis e Mary.
L’ Homo habilis era alto dai 140 ai 150 cm e pesava mediamente 40-50 chili; la caratteristica principale dell’ Homo habilis era quella di poter camminare stabilmente su due gambe grazie alla conformazione articolari delle gambe più adatte alla deambulazione, si dovrà comunque aspettare l’ Homo erectus per poter conquistare la posizione eretta completa.
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La caratteristica principale che ha dato il nome a questa specie è la capacità di saper utilizzare materiali che lo circondavano in natura per potersi costruire utensili adatti alla caccia ed alla vita quotidiana, la fabbricazione di strumenti necessita l’ uso della memoria e la capacità di progettazione e risoluzione di problemi ciò segna l’ inizio della capacità di adattamento all’ ambiente, una capacità che solo l’ uomo possiede. L’abilità di creare utensili sebbene ancora primitivi diede a loro la possibilità di prosperare in ambienti ostili e in precedenza troppo pericolosi per i primati.
L’ esempio più famoso di uno dei primi utensili utilizzati dall’ Homo habilis è il “Chopper” termine che deriva dall’ inglese “to chop” ovvero fare a pezzi, la costruzione di questi strumenti avveniva tramite una grossa pietra che veniva battuta contro una più piccola in modo da ricavarne schegge o frammenti affilati utili per: scavare la terra, difendersi dai predatori, tagliare la carne, catturare piccoli animali e fabbricare altri utensili.